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Liceo Scientifico e Liceo Artistico G.Marconi di Foligno - (PG)
LICEO SCIENTIFICO e LICEO ARTISTICO
"G.Marconi"
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Viaggio di istruzione al CERN
(a cura del prof. Tini Brunozzi Paolo)

CERN e Grenoble 5-10 Ottobre 2015

I LICEALI DEL MARCONI DI FOLIGNO

NEI CENTRI DI RICERCA SCIENTIFICA

DI ECCELLENZA

 

L'inizio del viaggio ha richiesto un po' di sacrificio a tutti: alle 4 di mattina, sotto una pioggia battente, riparati dalla pensilina appena costruita al Plateatico, umidi e insonnoliti salivamo su un grande autobus bianco con circa 65 posti a sedere.

Non tutti hanno deciso di svegliarsi in tempo... ma alla fine siamo partiti, verso Milano, sfidando il buio e la pioggia.

Superati i 26 km di coda delle varie affollatissime tangenziali, siamo al confine italo – svizzero, poi passiamo per Lugano e Bellinzona, con i suoi castelli, patrimonio dell'umanità.

Poco prima del San Gottardo, ci fermiamo per il pranzo: è il primo contatto con la valuta svizzera e con gli straordinari prezzi che in essa vengono espressi dal ristorante. Molti scelgono un panino, alternativa gustosa e non onerosa.

Le montagne ci circondano da ogni parte, le Alpi sono un muro maestoso e invalicabile davanti a noi ma il traforo di 17 km ci permette di passare dal Canton Ticino alla Svizzera tedesca. Siamo colpiti dal paesaggio, in cui laghi di origine glaciale fanno da specchio ai boschi e alle cime dei monti, i prati verdissimi forniscono abbondante cibo a mandrie di mucche in libertà, le case in legno con i balconi fioriti sembrano tutte baite d'alta montagna e la visione di tutto questo ispira una grande pace, la gioia del contatto con una natura benevola.

La nostra prima meta è la capitale confederale di questo piccolo stato: Berna. Vediamo gli orsi che vengono ospitati nel parco fluviale davanti alla città vecchia, nucleo storico di questo antico insediamento urbano. Il fiume Aar la circonda da tre parti, la città sembra un battello che si fa strada tra le acque: percorrendo a piedi il ponte di accesso, siamo subito sull'alta prua di questa immensa nave e ne percorriamo il razionalissimo sistema viario, fino alla casa di Einstein, alla Torre dell'Orologio di epoca medievale con i suoi automi, alla Cattedrale, ai palazzi del governo, alla sede della Banca Nazionale Svizzera, una delle istituzioni finanziarie più prestigiose del mondo.

Saliamo di nuovo sul bus alla volta di Annemasse, dove pernottiamo. Tutto si svolge secondo programma ed anche il cibo è ritenuto adeguato dalla maggioranza degli studenti.

Martedì 6 Ottobre è il giorno del CERN: la mattina è dedicata alle visite della “fabbrica di antimateria”, un anello di accumulazione dove si cerca di rallentare ed isolare una quantità sufficiente di antiidrogeno per poterlo studiare prima che venga annichilito, ed al “data centre”, punto di partenza del “Grid” planetario che serve ad elaborare la grande quantità di dati prodotti dagli esperimenti di LHC (Large Hadron Collider, l'anello di 27 km in cui vengono accelerati i fasci di particelle per la collisione). La capacità di calcolo e la memoria di questo sistema di “cloud computing” sviluppato dal CERN sono unici al mondo.

Pranziamo insieme al personale del centro di ricerca internazionale e subito ci portiamo presso il laboratorio S'Cool, dove i ragazzi, in piccoli gruppi, realizzano una camera a nebbia con la quale osservare le particelle dei raggi cosmici.

Alla fine dell'esperienza, viene chiesto agli studenti di descrivere cosa hanno visto: emergono descrizioni diverse, da cui risulta che le particelle che hanno attraversato i rivelatori didattici sono di vario tipo: particelle alfa, muoni, forse anche antielettroni...

Alle 17 siamo di nuovo in autobus, verso il centro di Ginevra. Visitiamo il quartiere che ospita le istituzioni internazionali, l'Onu, la Croce Rossa; passeggiamo per le vie della città vecchia, attraversiamo il parco con le statue dei riformatori, tra cui spicca Calvino. Il mercoledì prendiamo un battello e attraversiamo il lago Léman fino a Yvoire, sulla costa francese, in una crociera che ci riporta a Ginevra in circa 3 ore. La giornata è nuvolosa ma durante il tragitto, il sole decide di squarciare il manto di nubi e ci regala tutto il fascino dei pittoreschi, lindi, fioriti villaggi svizzeri sul lago.

Facciamo la pausa pranzo presso un centro commerciale nel cuore di Ginevra, appartenente alla catena Manor. E' l'occasione per un po' di shopping, con tutta la cautela ispirata dalla potenza del franco svizzero.

Dopo pranzo, con un paio di ore di autobus, siamo a Grenoble: la città è circondata dalle Alpi, si trova in una specie di conca naturale e l'aria transita con molta più difficoltà rispetto alla lacustre Ginevra. Un colle inserito nel tessuto urbano ospita una Bastiglia, raggiungibile in pochi minuti di teleferica: da lassù il panorama è da cartolina, vediamo dall'alto il lembo di terra circondata da 2 fiumi che ospita la centrale nucleare ed il sincrotrone. Si tratta dell'unica centrale nucleare francese costruita dentro una città ma il suo scopo non è produrre energia: i suoi 58 MW servono per produrre neutroni, con i quali studiare le caratteristiche dei nuovi materiali, i comportamenti delle molecole biologiche, le possibili applicazioni alla medicina.

Giovedì 8 i ragazzi entrano nel complesso costituito dal Sincrotrone Europeo e dall'Istituto Laue Langivin, la centrale nucleare. I due centri di ricerca lavorano in sinergia: i raggi X del sincrotrone individuano la struttura della materia alla superficie, mentre con i neutroni, particelle che non risentono della forza elettrica di elettroni e protoni, si riesce a penetrare più in profondità nei campioni da studiare.

Alla fine della giornata, scopriamo con sollievo che i sistemi di sicurezza delle centrali nucleari francesi sono molto più accurati di quella di Springfield, dove lavora Homer Simpson: tutti veniamo accuratamente analizzati per verificare che non siamo contaminati.

La sera è dedicata ad una passeggiata nel centro storico di Grenoble: qualche coraggioso si avventura con la teleferica sul colle della Bastiglia per la seconda volta e viene ricompensato da una spettacolare visione della città illuminata nella notte “quieta e senza vento”, di grande effetto romantico.

Venerdì 9 è il giorno del ritorno, allietato da due stupende visioni: la città di Annecy, nell'Alta Savoia, circondata dalle acque, come una “Venezia” di Francia e il massiccio del Monte Bianco, che si staglia contro il cielo azzurro con il suo imponente ghiacciaio, candido, abbagliante sotto il sole.

Arriviamo a Foligno poco dopo mezzanotte, sabato 10 Ottobre, con un'esperienza in più da ricordare insieme.

 

Il referente del viaggio d'istruzione:

Paolo Tini Brunozzi.

 

 


Documenti allegati:

Categoria: Progetti ScuolaData di pubblicazione: 13/10/2015
Sottocategoria: Eccellenze LicealiData ultima modifica: 04/11/2015 12:45:03
Permalink: Viaggio di istruzione al CERNTag: Viaggio di istruzione al CERN
Inserita da Marco SimonettiVisualizzazioni: 2617
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